Al fine di un uso razionale delle risorse idriche gli impianti di recupero acqua piovana rappresentano oggi una soluzione tanto semplice quanto ingegnosa.
L’impianto è costituito di un sistema di convogliamento delle acque provenienti dal tetto dell’edificio le quali, a mezzo di condotte idrauliche, vengono fatte confluire in un serbatoio interrato.
Prima di essere convogliata nel serbatoio l’acqua raccolta viene filtrata attraverso filtri in grado di bloccare residui anche di piccole dimensioni. Comodi e pratici sono quelli autopulenti che intercettano le particelle di sporco e le deviano alle condutture della rete fognaria.
Le acque così vengono accumulate per poi essere utilizzate all’occorrenza per l’alimentazione delle cassette wc e per l’irrigazione dei giardini.
Qualora non vi saranno precipitazioni per periodi lunghi sarà comunque garantito il funzionamento dalla rete idrica comunale.
Foto: sistema Kessel
Il censimento dell’ISTAT 2008 sulle risorse idriche ad uso civile ha rilevato un consumo medio giornaliero in Italia di 250 litri di acqua potabile a persona, considerando che si tratta di una risorsa preziosa e sempre più costosa, denominata “oro blu”, l’impianto di recupero acqua piovana rappresenta una soluzione intelligente per non sprecare acqua.